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Geisha: Un Viaggio nell'Arte e nella Tradizione del Giappone

Le geisha del Giappone, con il loro fascino misterioso e la raffinata arte dell'intrattenimento, continuano a essere una delle icone culturali più celebri del paese.

Queste artiste, educate nelle antiche tradizionali giapponesi come la danza, la musica e la conversazione, incarnano la connessione tra il passato storico e il vivace presente del Paese del Sol Levante.

Attraverso il loro impegno nella conservazione delle arti, le geisha non solo intrattengono ma educano e preservano un pezzo vitale della cultura nipponica.



Origini e Storia delle Geisha


Le geisha, originarie del Giappone, hanno una storia affascinante che risale al periodo Edo (1603-1868), quando iniziarono ad emergere come artiste professioniste per le alte classi sociali dell'epoca.

Queste figure di intrattenitrici, conosciute inizialmente come "geiko" a Kyoto e "geigi" a Tokyo, erano ben differenziate dalle cortigiane del tempo, non solo dal tipo di servizi offerti, ma anche dall'abbigliamento e dalle attività svolte.

In un contesto sociale in cui l'arte e la bellezza erano altamente celebrate, le geisha si affermarono come simboli di eleganza e cultura, dedicandosi all'apprendimento e al perfezionamento delle arti tradizionali giapponesi come la danza, la musica, la poesia e la cerimonia del tè per nominarne alcune.


La prima donna a farsi chiamare "geisha" fu Kikuya intorno al 1750. Prima di lei, le geisha erano esclusivamente uomini, noti per la loro abilità nel divertire i clienti con storie e musica della tradizione giapponese. Kikuya, una talentuosa suonatrice di shamisen, segnò una svolta, dando inizio a una trasformazione culturale che vedette le donne entrare e dominare il settore dell'intrattenimento per la classe nobiliare del periodo Edo.

Con l'evoluzione della società giapponese, le geisha divennero sempre più rispettate come custodi delle arti e della cultura, distaccandosi definitivamente dall'immagine delle cortigiane, le quali offrivano compagnia di ben altra natura.


Durante il periodo Meiji (1868-1912), le geisha continuarono a fiorire, adattandosi ai cambiamenti culturali e alle aperture verso l'occidente. Le loro arti si raffinarono ulteriormente e la loro influenza culturale crebbe, affermandosi non solo come intrattenitrici ma anche come figure influenti nei cerchi artistici e letterari. Questo periodo vide anche la nascita delle "hanamachi" (città dei fiori), quartieri delle geisha, dove queste artiste vivevano e lavoravano, contribuendo significativamente all'economia locale e alla vita culturale delle città giapponesi.


Oggi, sebbene il loro numero sia molto diminuito rispetto al passato, rimangono un simbolo importante e rispettato della tradizione e dell'eredità culturale giapponese, continuando a incantare ed educare il pubblico sulle profondità della cultura nipponica.

Le loro esibizioni e la loro esistenza offrono uno sguardo unico e prezioso su un'arte che sfida il tempo, mantenendo viva una parte storica del tessuto culturale del Giappone.




Formazione e Vita delle Geisha


Al giorno d'oggi l'apprendimento delle arti tradizionali giapponesi per diventare geisha inizia spesso nei primi anni dell'adolescenza, con l'ingresso in una casa di geisha, conosciuta come "okiya".

Qui, le aspiranti geisha, o maiko, imparano le arti della danza, della musica, della cerimonia del te, l'arte della conversazione e molto altro; tutte conoscenze ritenute essenziali per il loro futuro ruolo sociale.


Nel tradizionale percorso di formazione delle geisha, il primo grande traguardo per una giovane ragazza è diventare una "maiko", che significa letteralmente "ragazza che danza". Questo status di apprendista è segnato dall'uso di kimono vivacemente colorati e un trucco molto elaborato, caratterizzato da volti bianchi e labbra rosso intenso. Il kimono di una maiko ha maniche lunghe e fluttuanti, che simboleggiano la sua gioventù e il suo stato di apprendimento non ancora completo. Il trucco e l'abbigliamento sgargiante servono a mettere in evidenza la sua giovinezza e ad attirare l'attenzione di potenziali clienti durante le sue esibizioni pubbliche.


Questo periodo di apprendistato come maiko è fondamentale per il perfezionamento delle arti tradizionali giapponesi. Le maiko vivono e lavorano nelle okiya (case delle geisha), dove imparano non solo le arti come la danza e il canto, ma anche come interagire con i clienti e come comportarsi in vari contesti sociali.


Le maiko passano diversi anni in questo stato, perfezionando le loro abilità sotto la guida di una "onē-san" (sorella maggiore), una "geiko" esperta che funge da mentore.

Con il passare del tempo e l'acquisizione delle competenze necessarie, la maiko può essere promossa a geiko, una geisha a pieno titolo, in una cerimonia chiamata "erikae", che significa "cambiare il colletto". Questa cerimonia simboleggia la transizione dalla gioventù all'età adulta e dalla studentessa all'artista maestra. Il colletto rosso vivace del kimono della maiko viene sostituito da un colletto bianco, più sobrio, segnale del suo nuovo status.


Anche il trucco e gli abiti diventano meno vistosi, riflettendo la maturità e la dignità della sua nuova posizione. Il kimono indossato dalla geiko è meno sgargiante e più formale, spesso con colori più scuri e un design più raffinato, che riflette la sua maestria e la sua esperienza nelle arti che pratica.


Questa transizione non è solo un cambiamento estetico, ma rappresenta anche un riconoscimento della sua abilità e del suo ruolo sociale come custode delle tradizioni culturali giapponesi. Diventare geiko significa raggiungere un livello di rispetto e autonomia professionale, permettendo di partecipare ad incontri più esclusivi e, in alcuni casi, di vivere indipendentemente dalla okiya se lo si desidera.



La Geisha nel Contesto Moderno


Nonostante i rapidi cambiamenti della società moderna, la figura della geisha rimane una professione rispettata in Giappone, con molte ragazze ancora attratte da questo stile di vita così legato alle tradizioni del paese. Il numero di geisha però, è drasticamente diminuito rispetto ai secoli scorsi a causa delle rigide regole dettate della professione e dell'evoluzione delle norme sociali giapponesi.

La vita di una geisha, infatti, con i suoi lunghi periodi di formazione e le notti trascorse a intrattenere clienti, richiede un impegno che molte giovani giapponesi del giorno d'oggi non sono disposte o in grado di sostenere, spinte da altre aspirazioni professionali o da uno stile di vita più moderno.


Nonostante la diminuzione del loro numero, le geisha continuano a giocare un ruolo vitale nel tessuto culturale giapponese, agendo da ponte tra le tradizioni del passato e la vivacità della vita moderna. In una società che spinge sempre di più verso l'innovazione tecnologica e la globalizzazione, le geisha offrono un collegamento tangibile con il patrimonio culturale del Giappone. La loro presenza rafforza l'identità nazionale e serve come promemoria delle radici artistiche e storiche del paese.


Le geisha quindi rimangono ambasciatrici della cultura giapponese, a volte partecipando a eventi culturali internazionali o viaggiando all'estero per promuove le tradizioni del loro paese. Questo ruolo di ambasciatrici culturali non solo aiuta a preservare le loro tradizioni ma contribuisce anche al dialogo interculturale tra Giappone e altri paesi.


Nonostante le sfide poste dalla modernità e le crescenti pressioni economiche e sociali, l'eredità e il mistero delle geisha continuano pertanto a essere un elemento fondamentale del fascino culturale del Giappone per il resto del mondo.



Geisha e prostituzione


Le geisha sono spesso fraintese come figure legate alla prostituzione a causa di errori di interpretazione e informazioni errate che ci sono pervenute durante il periodo di occupazione militare a seguito della Seconda Guerra Mondiale. La confusione tra le due categorie è stata accentuata dalla rappresentazione delle cosiddette "geisha girls" durante l'occupazione americana del Giappone. Alcune prostitute, infatti, si spacciarono per geisha per attirare l'attenzione dei militari stranieri e guadagnare qualcosa per aiutare la propria famiglia in grande difficoltà economica post guerra. Sfortunatamente all'epoca, i soldati delle forze alleate non conoscevano la figura della geisha come al giorno d'oggi e da qui si è iniziato a confonderle per prostitute.


In realtà, le geisha, come accennato nel paragrafo dedicato alle loro origini, sono artiste e intrattenitrici professioniste, educate nelle arti tradizionali giapponesi come la danza, il canto, la musica e la cerimonia del tè.

A differenza delle prostitute, il ruolo delle geisha è quello di aggiungere eleganza e cultura agli incontri sociali a cui partecipano, arricchendo le serate con la loro presenza e le loro esibizioni.

La cultura e l'arte delle vere geisha sono profondamente radicate nelle tradizioni giapponesi e sono nettamente separate da qualsiasi forma di attività sessuale commerciale.



In conclusione


Le geishe rappresentano l'essenza della tradizione culturale giapponese, unendo storia, arte e cultura in un mosaico di incomparabile bellezza e complessità.

Nel loro silenzioso ma significativo ruolo, continuano a influenzare e ispirare non solo il Giappone ma il mondo intero, mantenendo viva una tradizione che altrimenti potrebbe sfumare nel dimenticatoio della modernità.

La loro esistenza non è solo un richiamo turistico, ma una finestra sul cuore culturale di un paese che, nonostante la modernizzazione, continua a onorare e celebrare le sue radici storiche con un rispetto profondo per il proprio passato.

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